Berlusconi come il viagra.

Silvio Berlusconi è talmente vicino al popolo che, addirittura, ha mandato sms per invitare alla manifestazione di oggi a Roma. Ora, a parte il fatto che, a questo punto, potrei ritenermi offesa per non essere benvoluta dal Presidente del Consiglio, il punto è che gli invitati sono privati e aziende che non hanno mai dato il consenso per ricevere propaganda elettorale. Questa si chiama violazione della privacy, in un Paese almeno pseudo-democratico. Il meccanismo è stato più semplice del previsto. Basta iscriversi a un sito come Cartoline.net, mandare gli auguri di Buona Pasqua a qualche conoscente via mail, e vi ritroverete ad aver accettato il trattamento dei vostri dati per l'invio di pubblicità. E, passino le cose per la casa, le auto, i finanziamenti, persino il viagra, ma una manifestazione no. Non è pubblicità, è campagna elettorale e, come tale, deve seguirne le regole e quindi ha bisogno di un consenso specifico. Quindi, quando Casini o chi per lui, vi telefona a casa, non lasciatevi ammaliare dalla sua voce registrata, ma sappiate che è una violazione dello "zoccolo duro" dei diritti che sono a tutti garantiti costituzionalmente.
"Ti aspetto al Circo Massimo per la democrazia e la libertà. Silvio Berlusconi" è il testo del simpatico sms che il Premier ha mandato ai suoi amici. Solo che loro non sapevano di essere intimi del Cavaliere. A saperlo, almeno avrebbero potuto approfittarne.
E' chiaro che sia un periodo difficile per il Presidente del Consiglio, nessuno vuole stargli vicino, è circondato da complotti, ma non è così che si creano gli amici. Deve aver avuto un'infanzia difficile.
Poi, dopo il comizio a Napoli con appena duemila persone e una sala mezza vuota (con Bocchino che la fotografa), Berlusconi ha capito che deve trovare consensi, prima di parlare alla paglia che rotola a Piazza San Giovanni. Tant'è preoccupato che dice ai suoi: "Noi, comunque, diremo che siamo un milione". E in quel "comunque" si racchiude tutta la paura del Capo del Governo.